Ok, c’è la gioia di avere quell’Esserino lì, con gli occhioni dolci e la bava alla bocca che ti ciuccia accanto… una cosa da darti una dipendenza a vita, peggio di qualsiasi altra sostanza!
E con la nuova vita stenti a farci i conti tutti i santi giorni, cercando di incastrare ogni cosa, di farci stare dentro il caos di “ora” e i brandelli del “prima”…
Per questo, quando ti sembra di aver raggiunto un equilibrio manco fossi un trapezista del circo Orfei, dovresti far di tutto per difendere questo stato, per tenerti ben stretta quella corda e non rischiare di cadere giù…
E invece no. Decidi di tuffarti. Ancora. Nel vuoto. Decidi di avere un altro figlio. Di essere ancora mamma… mammacheschifo.
No, non è follia né errore di calcolo.
È una cosa fortemente voluta, al di là del disastro che di certo ne scaturirà. …
Essere una famiglia per me è qualcosa di più di un solo bambino. È avere una mamma ed un papa. Ma anche due sorelle rompiscatole con cui litigare e ridere e sbuffare. Le chiacchiere a non finire, le confidenze notturne nel buio di una camera, le discussioni in auto, le lacrime e le gioie, le paure e le mini tragedie che solo noi comprendiamo. È una vita intera da condividere.
Non mi permetterei mai di giudicare le scelte altrui e so che spesso la vita non va come uno vorrebbe. Eppure io credo fermamente che avere un figlio, un figlio unico, e decidere di lasciarlo solo significhi togliere una fetta di felicità alla sua esistenza; sottrargli qualcosa.
Io quel qualcosa oggi ho deciso di regalarlo a mio figlio. E sarà suo per sempre.
Buona vita a lui, al nuovo Esserino nella mia pancia e a ognuno di voi.