Pensavo in questi giorni a come i miei figli mi avrebbero festeggiata oggi, nella giornata dedicata alle mamme: con bigliettini, poesie, tanti abbracci e forse anche un regalino…
Pensavo che, nei loro gesti, vi è davvero la voglia di festeggiare una mamma che in realtà si sente ben poco all’altezza.
Perché passiamo, noi mamme, la maggior parte del tempo, a sentirci inadeguate. Non adatte al ruolo, in affanno.
Ci sentiamo perennemente in colpa:
per la cena ordinata al Mc Donald, per i dolci concessi la sera, per il regalo comprato dopo la punizione, per la punizione.
Per aver comprato il caschetto dopo quella rovinosa caduta.
Per averle concesso di mettersi lo smalto, e di metterlo anche a te e al suo papà. E per aver dimenticato poi di toglierlo, il giorno dopo, quando ormai siamo tutti al lavoro e non sappiamo dove nascondere le mani.
Ci sentiamo in colpa per ogni lacrima, per ogni linea di febbre, per ogni singolo punto sulla loro fronte, per le corse in ospedale, i tappi di penne masticati e ingoiati.
Per averli sgridati o per non averlo fatto. Per aver acceso la TV, invece di parlare, che stasera davvero non ce la faccio a starli a sentire…
Ci sentiamo in colpa, sempre. Ma intanto la vita scorre al di là delle nostre corse affannate, delle ore sprecate, dei pensieri arruffati… loro ci osservano, ci valutano e inspiegabilmente ci amano.
Ti accorgi, nel metterli a letto, che sei per loro un mondo intero. Che la giornata è stata bellissima solo perché riposate stanchi dopo un giro in bici.
Ti accorgi che sei in ogni loro piccolo gesto, nei minuscoli momenti che compongono i loro giorni. Che costruisci ogni giorno un pezzetto della loro esistenza, un carico infinito di ricordi.
Ho sempre litigato con mia mamma, sin da bambina, continuo a farlo tutt’ora.
Eppure se scorro con la mente indietro nel tempo, non trovo neppure un ricordo infelice della mia infanzia. Rivivo profumi, risate e gioie di attimi perfetti. La pasta e patate, il ronzio del phon che ti asciuga i capelli al ritmo di una mano leggera, la sigla di Fantastico alla TV…
Ecco, io spero oggi che il loro domani sia così: che il tempo possa operare lo stresso meraviglioso incantesimo sui ricordi dei miei figli. Lasciando solo il buono che c’è in me.